Area Nord in Festival 2024
9-10 Dicembre | Hallo! I'm Jacket!
con Federico Dimitri e Francesco Manenti
disegno luci Marco Oliani
assistenza artistica Stefano Cenci e Giorgio Rossi
produzione Dimitri Canessa
co-produzione Associazione Sosta Palmizi
con il sostegno di MiBAC-Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana-Settore Spettacolo e Armunia, Festival Inequilibrio.
regia e drammaturgia Elisa Canessa
E' uno spettacolo fortemente ironico.
E' il riflesso ridicolo e dissacrante di un sentire che trae invece origine da riflessioni ben più amare, che riguardano in generale il cosiddetto “mondo contemporaneo”, con la sua rapidità da fast food mediatico, cultura usa e getta e ansia performativa. Immersi fino al collo in una realtà che sembra dare sempre più credito a ciò che semplicemente è di tendenza, ci “facciamo beffa” di questo nostro essere costantemente assillati dall’idea di essere: produttivi! seduttivi! interessanti! alternativi! fighi! Indipendentemente da quali siano i contenuti e i saperi. L’amarezza lascia però spazio totale alla buffoneria, alla presa in giro, all’ironia surreale. In questo mondo così caricaturizzato, qual è il rapporto dell’artista con la creazione? Con lo stare in scena? Con l’esibire se stesso su un palco vuoto? Cos’ha da dire questo teatro contemporaneo??? In Hallo! I’m Jacket! tutto viene estremizzato: la performance artistica è metaforicamente tradotta con la prestazione sportiva. Il performer, un atleta che, sul palco, sventola con convinzione la bandiera bianca della mancanza totale di contenuti. Sul volto, lo smagliante sorriso dell’idiozia. Il teatro, è paradossalmente trasformato nello stadio che accoglie all’attesissimo “campionato mondiale della performance”. I due performer, i due buffoni, i due clown di questo spettacolo lottano, gareggiano, danzano, sudano… per nulla! Solo per piacervi, per farvi divertire.
Concorrenti:
Due performer che, prima dell’evento, abbiano frequentato innumerevoli workshop di thai chi, yoga, pilates, danza ipersensibile, respirazione olistica, training autogeno per persone di successo, cucina vegan, agricoltura biodinamica, meditazione e chi più ne ha più ne metta.
Segni distintivi:
Maschi. Atteggiamento contemporaneo. Corpi atletici e prestani, chi più... chi meno...Scarpe perfettamente intonate al costumino.
Location:
Il gioco del nulla si svolge in un luogo mitico, tra quattro pareti di cemento sconsacrato che per l’occasione chiameremo teatro.
Regole del gioco:
Vale tutto, purchè dal sapore sportivo, performativo, dinamico!