Archivio TAN
19 - 20 Febbraio | Livore, Mozart e Salieri | Teatro Area Nord
uno spettacolo di VicoQuartoMazzini
con Michele Altamura, Francesco d’Amore, Gabriele Paolocà
drammaturgia Francesco d'Amore
regia Michele Altamura, Gabriele Paolocà
scene Alessandro Ratti
light design Daniele Passeri
tecnica Stefano Rolla
management e distribuzione Theatron 2.0
produzione VicoQuartoMazzini | Gli Scarti | Festival delle Colline Torinesi
con il sostegno di
Armunia e Centro di Residenza multidisciplinare della Campania
Note di regia
“Ogni volta che un mio amico ottiene un successo,
una piccola parte di me
muore”
Gore Vidal
LIVORE è un motore che corre dentro l'umano. Istintivo, primitivo, ineluttabile. Frenarlo, contenerlo è impresa impossibile. Abita nel profondo dell'animo e si nutre di quella assoluta solitudine. Una lenta, disperata macerazione interiore pronta a esplodere nel momento più
inopportuno.
LIVORE è una scrittura che prende spunto dal mito del Mozart e Salieri e scava nelle ragioni dell'invidia nel mondo contemporaneo. Due attori, uno di talento e senza una lira, l'altro mediocre ma di successo, aiutato nella sua scalata da un fidanzato/agente capace di costruire una rete di rapporti in grado di “valorizzare” la sua incapacità. Poche ore prima di una cena con “la gente che conta” l'attore di talento fa irruzione in casa della coppia dando inizio a un match all'ultimo sangue in cui la finzione dei rapporti umani si troverà a fare i conti con la verità dell'azione scenica. Un campo minato dove la vita trattenuta deflagrerà e le parvenze ostentate si ridurranno in frantumi.
Con questo lavoro riflettiamo sul livore con cui denti non afferrano il pane che altri livorosi non sanno di avere, su come la ricerca del merito e del prestigio non sia la sola chance per la riconoscenza e su come a volte, dietro l'invidia, possa nascondersi la meraviglia dell'adorazione.