Archivio TAN
VENERDI' 28 OTTOBRE 2022
ORE 20.00
Teatro Area Nord (Sala)
UCCELLI
da una folle folle idea di Cosimo Severo e Stefania Marrone
a partire dalla follia di Aristofane
adattamento Stefania Marrone
con Luigi Tagliente, Bakary Diaby, Giovanni Salvemini, Rosalba Mondelli, Mamadou Diakite
musicisti Fabio Trimigno e Celestino Telera e con il coro dei partecipanti al laboratorio Uccelli - Teatro Diffuso e i bambini del “Coro dei nati liberi”
spazio luci e scene Cosimo Severo e Luca Pompilio
regia
Cosimo Severo
Come se il teatro fosse un esercizio collettivo di libertà, come se l’urgenza vitale di 150 bambini e adolescenti fosse più forte della logica di mercato. Uno spettacolo che vede insieme attori e musicisti professionisti, bambini, ragazzi, cittadini: una produzione di Comunità. Se Aristofane potesse vederci! Forse gli parrebbe d’essere alle Grandi Dionisie, che erano un appuntamento teatrale per la Grecia tutta, il momento adatto per gli artisti per dire quello che pensavano attraverso le loro opere. Perché Aristofane? Perché una commedia del 414 prima di Cristo? Perché a pensare a due uomini che denunciano le leggi della loro città perché corrotta, e se ne vanno inneggiando al cambiamento e convincendo gli ingenui uccelli a cambiare le cose insieme a loro, e scoprono presto che avere potere è più interessante che cambiare le cose, e uno dei due all’improvviso è re, dittatore e successore di Zeus mentre l’altro non sa più dove si trova … insomma, dopo 2.500 anni ci fa ancora ridere.
Lo spettacolo prevede due laboratori gratuiti per i bambini e gli adolescenti della città che lo ospita.
Uccelli è una produzione di comunità: un progetto speciale che prevede il coinvolgimento degli adolescenti e dei bambini della città che ospita lo spettacolo, che prenderanno parte a due percorsi paralleli di formazione gratuito con il regista e gli artisti della compagnia Bottega degli Apocrifi per la creazione del “Coro degli uccelli” e del “Coro dei nati liberi”, che faranno parte dello spettacolo. Un’esperienza immersiva di una settimana, che dai ragazzi risale alle loro famiglie e al loro contesto di riferimento, facendo di un prodotto artistico spettacolare un inedito progetto di avvicinamento e formazione di pubblico. Lo spettacolo ha debuttato a Manfredonia a giugno 2019, valendo alla compagnia la segnalazione da parte del magazine di settore PAC (Paneacqua e cultura) al Premio Rete Critica 2019. A fine settembre dello stesso anno è stato riallestito a Saragozza, presso il Teatro de la Estacion, prima di riprendere la sua lunga circuitazione in Italia, bruscamente interrotta dall’emergenza sanitaria legata al covd 19). Il principio che lo guida è l’esportazione non solo di un prodotto artistico, ma di un processo creativo incentrato sul Teatro Diffuso. TEATRO DIFFUSO è una pratica di laboratorio teatrale ideata dal regista della compagnia Cosimo Severo, che Bottega degli Apocrifi ha attivato a Manfredonia dal 2013, e che coinvolge ogni anno circa 100 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, che di volta in volta ci guidano e si lasciano guidare nella rimessa in vita dei classici del teatro e della letteratura. Teatro diffuso è un coro di 100 ragazzi che fa tremare le pareti di un teatro che sembra troppo piccolo per contenere quel corpo unico; ed è l’insospettabile possibilità di entrare in sala e trovare 100 ragazzi di ogni età seduti in un largo cerchio a ragionare insieme di democrazia e di una città migliore, se non proprio ideale. Il progetto era nato in risposta a un anno di assenza di fondi da parte delle Scuole, col desiderio di non perdere la relazione solida intessuta fino a quel momento con i ragazzi; l’idea era quella di attivare un laboratorio gratuito aperto ai ragazzi di tutte le scuole medie e superiori della città, uno solo, simbolicamente, per dare un segno di presenza anche in un momento di difficoltà. L’anno successivo i laboratori nelle scuole sono ricominciati, ma chiudere il Teatro diffuso è stato impossibile: da febbraio in poi ogni giorno almeno 5 ragazze e ragazzi, ogni volta diversi, passavano dal teatro a chiedere quando sarebbe ricominciato. Dal 2017 teatro diffuso si mescola, contaminandola con la sua energia, all’attività di produzione della compagnia, rendendo i suoi spettacoli dei progetti speciali che hanno trovato il nome di Produzione di Comunità. Dal 2019, con Uccelli, le nostre produzioni di Comunità sono diventati progetti esportabili, incidendo anche sulla visione della compagnia legata alla circuitazione, perché ci permettono di esportare un processo e non solo un prodotto artistico.