26-27 Novembre | Il Sogno dell'Arrostito
in coproduzione con
Armunia Festival Inequilibrio e Officina Teatro
di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli
testi di Alberto Astorri, Paola Tintinelli, Roberto Frongia
“altra terra e altro mare sospiravi” - Kavafis
Il sogno dell’arrostito è (vuole essere) “una sintesi di questo Paese” .
Sul palco in una situazione surreale un uomo e una donna, due compagni, due militanti politici, si trovano a dar vita ad un comizio. Tentano disperatamente di animare una festa dell’umanità nel vuoto d’amore di questo tempo.
L’uno rappresenta la forza delle parole, l’altra la forza del lavoro.
Entrambi credono nell’utopia e nel riscatto per un mondo diverso da quello in cui vivono.
Come afferma Focault il potere mette in atto una mutazione antropologica, l’uomo è convinto di restare lo stesso e di credere ancora nelle sue idee; ma in realtà non si accorge di essere passato dall’altra parte e gli orizzonti si chiudono sempre di più. L’uomo, facendo così, finisce nel buio.
L’ arrostito nel nostro immaginario è una persona che cuoce lentamente su una graticola e man mano che sta in società, i roghi del potere lo carbonizzano.
Il sogno del cambiamento si trasforma – come insegna la storia – in repressione e restaurazione.
I due personaggi volteggiano, si tradiscono.
Il cortocircuito che ridarà nuova luce è onirico: sogno e follia viaggiano sullo stesso binario.
Lo spettacolo è dedicato al poeta Federico Tavan, una purità sognante.
Un ringraziamento a :
Ert - quotidiana.com – Marina Rippa – Stefano De Ponti- Teatro della Contraddizione
e a tutte le voci del Pulmino dei Sognatori che hanno lasciato i propri sogni.
www.astorritintinelliteatro.com