VENERDI 30 LUGLIO 2021 | ORE 20.30
Teatro Area Nord
POCHOS
scritto e diretto da Benedetto Sicca
con Francesco Aricò, Emanuele D’Errico, Dario Rea, Francesco Roccasecca, Eduardo Scarpetta
produzione Tradizione e Turismo - Centro di Produzione Teatrale
Dopo una prima presentazione a Milano, il 28 novembre 2019 nell'ambito della rassegna Lecite Visioni, presso il Teatro Filodrammatici, lo spettacolo ha debuttato il 17 gennaio 2020 al Teatro Sannazaro di Napoli.
Sette anni fa, un giovane napoletano omosessuale lanciò un post su una chat di appuntamenti gay con l’invito a giocare una partita di calcetto.
Arrivarono le prime adesioni e nel giro di qualche settimana "la partitella" diventò una consuetudine, tanto che i ragazzi decisero di costituirsi in una vera e propria squadra col nome Pochos - scugnizzi in spagnolo - in onore del nomignolo del calciatore Lavezzi.
Durante una serata di presentazione a cui inaspettatamente si presentò la stampa, i giovani calciatori si videro costretti ad affrontare pubblicamente il tema della propria omosessualità... iniziò così la "grande notte dei Pochos" in cui ciascuno di loro si trovò a fare i conti con le proprie paure.
Per molti di loro quella notte iniziò un percorso di liberazione.
Uno spettacolo sulle nostre abitudini sessuali, sui nostri desideri e sull’amore per il calcio, nel quale il pubblico è invitato a fare un’allegra riflessione sulla propria sessualità e su quanto i desideri possano trasformarsi in fonte di liberazione.
Dopo alcuni mesi di lavoro di documentazione e video-interviste durante gli allenamenti, i tornei e la quotidianità dei Pochos, si è aperta una fase di scrittura e verifica di possibili ipotesi di drammaturgia, sviluppate neH’ambito del “Cantiere Sartoria” del Teatro Sannazzaro a cui è seguita la presentazione di un primo studio ad Aprile 2019.
Durante lo spettacolo il pubblico viene invitato a fare con noi un’allegrissima riflessione sulla propria identità sessuale e su quanto i desideri possano essere fonte di gioia e di libertà.
Abbiamo deciso di parlare di amore, amicizia, sport e coraggio di cambiare e di farlo attraverso i linguaggi del teatro contemporaneo; ci siamo confrontati a viso scoperto sulle nostre esperienze e sulle nostre domande; abbiamo deciso di farlo giocando a pallone e parlando la nostra lingua - il napoletano - e di utilizzarla per cercare di capire che cosa ci possa mai essere di male nel fatto di essere tutti tanto simili, ma allo stesso tanto diversi. A partire dalla diversità di ciascuno di noi ci interroghiamo sul perché il calcio (e lo sport in generale) siano luoghi in cui gli stereotipi di genere diventano ancora più accentuati che in altri contesti sociali e professionali. E sul perché proprio dal calcio e dallo spirito di squadra potrebbe iniziare il cambiamento. Ma per fare questo dobbiamo ottenere il primo coming out della serie A...