22 dicembre - 6 gennaio | Natale in Casa Cupiello | Teatro Area Nord
di Eduardo De Filippo
ideazione Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia
con Luca Saccoia
spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario
regia Lello Serao
una produzione TAN - Teatri Associati Napoli con il sostegno della fondazione Eduardo De Filippo
Il protagonista Tommasino (figlio di Luca Cupiello) oramai adulto in prossimità delle feste natalizie, ricordandosi di tutti i dispiaceri dati al padre coi giudizi negativi sui suoi presepi, ripercorre tutta la vicenda di quel 24 dicembre 1931. IPrimi due atti si svolgono in teatro dove, con l’ausilio di pupazzi animati, burattini e pupi, Tommasino risostruisce la genesi attraverso una rivisitazione onirica degli accadimenti della vigilia di Natale. Le liti familiari, l’insistenza con cui Luca Cupiello si ostina ad ultimare il suo presepe, la frantumazione della famiglia, la sua ostinata opposizione al padre, sono elementi che appartengono al passato e Tommasino li ricostruisce con la passione e la consapevolezza di hi ha coscienza che tutto ciò non potrà più tornare, appartiene alla tradizione e come tale deve essere tramandata. Il terzo atto invece prende corpo in uno spazio non teatrale, “i Casigliani” diventano il quartiere, un grande presepe vivente assiste alla morte di Luca Cupiello; non più i ricordi, ma la partecipazione viva al commosso lascito, un ultimno abbraccio tra Tommasino e Luca Cupiello segna il passaggio di testimone. Per questo terzo atto si lavorerà con la comunità locale attraverso le associazioni del territorio e anche i gruppi di teatro amatoriale nella ricerca di una autentica integrazione tra la vita reale e il teatro che ricordiamo sono stati gli elementi che hanno contraddistinto la rivoluzione teatrale eduardiana segnatamente alla tradizione.
Il progetto nasce da un'idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il regista Lello Serao e con lo scenografo Tiziano Fario.
Il periodo del covid ci ha imposto dei limiti con i quali dovremo fare i conti ancora per qualche tempo, di qui la necessità di fare di questi limiti dei punti di forza che hanno guidato il processo creativoin specifiche direzioni:un'installazione teatrale “viva” per un attore cumfiguris, una risposta sentita e necessaria ad una comunità profondamente colpita e cambiata in questo momento storico che stiamo vivendo, un'idea di spettacolo/installazione che fonde teatro e territorio lì dove nell'immaginario del regista e dello scenografo l'ambientazione in cui si muovono e agiscono l'attore e le figure animate, è un grande presepe.
L'intento è dare corpo alla poesia di Natale in casa Cupiello attraverso un unico attore/motore che manovra tutti i personaggi, talvolta con l’aiuto di manovratori, animando la casa di Luca Cupiello ricostruita all'interno del Teatro Area Nord di Piscinola. Una “macchina” teatrale fissa che si riattiva ogni volta in presenza del pubblico. Per due mesi in prossimità del Natale un monumento vivente alla poetica di Eduardo e dei luoghi in cui essa riecheggia ogni anno.
Un'opera che fonde teatro, artigianato d'eccellenza e arte contemporanea pur mantenendo totale fedeltà al testo di Eduardo e allo spirito in esso contenuto.
Immaginiamo il coinvolgimento delle botteghe di San Gregorio Armeno con una sorta di installazione/prologo all'opera in collaborazione con gli artigiani ed i maestri pastorai del centro storico(a piccolissimi gruppi nel rispetto delle attuali normative) ed uno sviluppo di tutta l'azione e quindi della messinscena di un monologo cumfiguris negli spazi interni ed esterni del Teatro Area Nord di Piscinola con la collaborazione delle associazioni del territorio. La realizzazione di tutto l'allestimento scenografico, curato dallo scenografo Tiziano Fario, sarà frutto di un laboratorio che coinvolgerà i ragazzi del territorio grazie anche alla collaborazione con la cooperativa sociale l'uomo e il legno http://www.luomoeillegno.com/
L'idea è quella creare un'osmosi tra centro e periferia che è poi proprio la peculiarità di tutti i nostri progetti negli ultimi anni. La chiusura/terzo atto vedrà infine protagonista la comunità che entrerà nell'azione così come i vicini di casa della famiglia Cupiello invadono la stanza di Luca, contribuendo così ad animare questa sorta di presepe vivente.
Al lavoro laboratoriale guidato da Tiziano Fario sulla costruzione del presepe, vorremmo affiancare anche un workshop per manovratori di pupi con l'ausilio di maestri di rilevanza internazionale.
Il nostro obiettivo principale è di farvi partecipare principalmente i più giovani, quelli “apparentemente” disinteressati o che addirittura non conoscono né il genio di Eduardo né tutto quello che ruota intorno alla sua figura. Il lavoro potrebbe coinvolgerli non solo emotivamente ma bensì farli diventare parte integrante e “pastori” del nostro “presebbio”.